diretto da Pietro Longhi e Daniela Petruzzi
Centro Teatrale Artigiano
Sede Fiscale: Via Monte Zebio 14/c 00195 Roma
Partita Iva e Codice Fiscale: 13195511004
SteveR
Gaia de Laurentiis - Pietro Longhi
in
“
DIAMOCI DEL TU
”
di Norm Foster - Regia Enrico Maria Lamanna
Un
asettico
rapporto
di
lavoro
pluriennale
diventa
sorprendentemente
una
spassosa,
arguta
e
scintillante
relazione.
Come
un
fiore
sbocciato
al
momento
giusto,
la
storia
tra
un
burbero
e
scontroso
datore
di
lavoro
e
la
sua
ineffabile
collaboratrice
ci
offre
lo
spunto
per
una
commedia
deliziosa
che
cancella
di
colpo
la
ruggine
di
un
lungo
regime
di
incomunicabilità.
Ed
il
nuovo,
improvviso
scoprirsi
riscatta
sia
lui
che
lei
da
anni
di
solitudine
prendendo
molto
presto
una
piega
briosa
e
brillante.
Alle
volte
l’amore,
come
il
paradiso…può
attendere,
ma
al
momento
opportuno
sa
sempre
come
coinvolgere il nostro cuore.
GIANDOMENICO ANELLINO - PIETRO LONGHI
in
“MERAVIGLIOSO”
In volo tra le note di Domenico Modugno
Drammaturgia Melania Giglio
“La
canzone
è
un
momento
di
grande
felicità.
Non
sono
d’accordo
con
i
tormenti
interiori.
Non
servono
a
niente.
Io
voglio
cantare
la
felicità,
anche
se
non
esiste,
mi
voglio
illudere
che
esista,
devo
credere
che
esista.”
Domenico Modugno
Un
sole
abbagliante
illumina
la
“piscina
di
Dio”,
il
tratto
di
mare
davanti
alla
villa
di
Lampedusa
dove
Domenico
Modugno,
noto
come
“Mr.
Volare”,
sta
trascorrendo
gli
ultimi
anni
della
sua
vita.
Questa
casa
unica
nel
suo
genere,
con
un
accesso
diretto
alla
rinomata
Spiaggia
dei
Conigli,
è
l’ultima
dimora
dell’amatissimo
cantautore
italiano.
Domenico
Modugno
è
solo,
seduto
sulla
sua
sedia
a
dondolo
davanti
al
mare.
È
un
uomo
stanco,
molto
provato
e
malfermo,
con
i
postumi
di
un
ictus
che
impedisce
al
corpo
di
ricevere
gli
ordini
del
cervello
e
del
cuore.
Un
disco
diffonde
le
note
di
“
L’uomo
in
frac
”, uno dei suoi più grandi successi internazionali.
Modugno
ha
gli
occhi
lucidi
e
sprofonda
nei
ricordi.
La
sua
è
una
malinconia
sottile,
irrimediabile,
inaffrontabile.
La
vita
è
stata
molto
generosa
con
lui,
la
sua
carriera
è
stata
folgorante
e
straordinaria,
colma
di
successi
internazionali
e
riconoscimenti
eccezionali.
Modugno
è
il
cantante
italiano
più
conosciuto
all'estero,
con
oltre
60
milioni
di
dischi
venduti.
Era
nato
il
9
gennaio
del
1928
a
Polignano
a
Mare
(Bari).
Poco
più
che
ventenne
si
era
trasferito
a
Roma
per
seguire
la
sua
vena
artistica,
cinematografica
agli
inizi.
La
musica
arrivò
solo
in
un
secondo
momento,
quasi
per
caso:
una
ninna-nanna
cantata
nel
film
“
Carica
eroica
”
di
De
Robertis
(1953)
fu
il
lasciapassare
per
la
trasmissione
radiofonica
“
Trampolino
”.
Il
successo
arrivò
5
anni
dopo
con
la
vittoria
al
Festival
di
Sanremo
del
'58
con
“
Nel
blu
dipinto
di
blu
”.
L'anno
dopo
bissò
con
“
Piove
”.
Come
una
sorta
di
Re
Mida,
ogni
brano
che
le
sue
corde
vocali
affrontavano
si
trasformava
in
un
successo:
altre
due
vittorie
a
Sanremo
(nel
'62
e
nel
'66),
una
al
Festival
di
Napoli
(nel
'64
con
“
Tu
sì
'na
cosa
grande
”)
e
la
fama
mondiale.
Intanto
diventò
anche
attore
di
cinema
e
teatro
(memorabile
il
suo
“
Rinaldo
in
campo
”),
regista,
volto
tv.
La
sua
carriera
subì
una
brusca
interruzione
quando,
durante
la
registrazione
della
trasmissione
“
La
luna
nel
pozzo
”
di
Canale
5,
fu
colpito
da
un
ictus.
Nell'ultima
parte
della
sua
vita
fu
anche
politico,
deputato
per
il
Partito
Radicale.
Ed
è
a
questo
punto
che
lo
incontriamo.
Nella
parte
più
dura
della
sua
vita.
Ora
le
cose
sono
cambiate.
Ora
non
è
quasi
più
possibile
cantare.
Ora
si
combatte
con
la
vita
quotidiana,
con
l’impegno
politico,
l’ambientalismo,
la
malasanità,
i
problemi
italiani
e
i
ricordi
del
passato,
in
un
mondo
che
cambia
a
velocità
vertiginosa.
Davanti
alla
“piscina
di
Dio”,
non
resta
che
affogare
nella
nostalgia,
perdersi
nel
ricordo
di
ciò
che
è
stato
o
di
ciò
che
avrebbe
dovuto
e
potuto
essere.
Modugno
si
addormenta.
Sogna.
Inizia
così
un
viaggio
meraviglioso
nella
sua
straordinaria
produzione
musicale,
dagli
esordi
sino
ai
più
grandi
successi.
In
scena
vedremo
il
giovane
Modugno,
impegnato
nelle
sue
prime
esperienze,
sino
agli
ultimi
successi
planetari.
Poesia,
musica,
recitazione,
canto
si
alterneranno
come
in
un
affresco
antico
dipinto
con
una
tavolozza
di
innumerevoli
colori.
È
un
viaggio
meraviglioso
tra
le
note
di
uno
dei
più
grandi
artisti
italiani
di
tutti
i
tempi,
un
uomo
che
sapeva
tradurre
la
Poesia
in
canto
e
l’emozione
in
musica.
Il
sonno
di
Modugno
viene improvvisamente interrotto dal suono di un campanello. La musica si ferma.
È
la
visita
inattesa
di
un
caro
amico:
Marco
Pannella
,
compagno
delle
sue
ultime
avventure
politiche.
Bastano
pochi
istanti:
ecco
riaffiorare
gli
ultimi
ricordi,
i
sorrisi
e
i
discorsi
appassionati
di
due
uomini
profondamente
impegnati.
Dopo
qualche
bicchiere
di
vino
e
un
appassionato
scambio
di
opinioni
sulla
realtà
italiana
di
quegli
anni,
la
malasanità,
l’ambientalismo,
la
corruzione
dilagante
e
l’imbarbarimento
della
società
italiana,
Pannella
si
accomiata
con
un
abbraccio.
Le
luci
del
tramonto
sul
mare
tingono
di
rosso
le
pareti
della
stanza.
Domenico
sorride
e
si
tuffa
nel
suo
mare
dipinto
di
blu.
Le
luci
del
teatro
si
accendono
improvvisamente.
Il
gioco
è
finito.
Ora
una
voce
annuncia
ciò
che
è successo subito dopo.
Domenico
Modugno
non
c’è
più
perché
s’è
accasciato
senza
vita
dopo
una
litigata
con
due
ragazzi
del
WWF,
sulla
soglia
della
sua
casa
con
le
arcate
a
vetri
aperte
sullo
spettacolo
dell’Isola
dei
Conigli,
la
baia
più
bella
di
Lampedusa,
dorata,
dalla
finissima
sabbia
scelta
dalle
tartarughe
per
depositare
le
uova. “Se ne è andato davanti al mare dipinto di blu, al tramonto, sul lembo di terra che più amava”.
Il
suo
tavolo
al
bar
Royal,
sul
corso
di
Lampedusa,
ora
è
vuoto.
Come
succedeva
quando
ritardava
per
il
solito
aperitivo
e
i
camerieri
invitavano
i
turisti
a
lasciarlo
libero
perché
“riservato”.
Ma
nessuno
vedrà
più
Mister
Volare
su
quella
seggiola
in
prima
fila,
davanti
al
teatro
del
passeggio,
con
famigliole,
bambini
e
belle
ragazze
che
si
fermavano
per
l’autografo
o
per
un
sorriso.
Nessuno
sentirà
più
la
sua
voce.
Lui
aveva
deciso
di
portare
con
sé
nella
bara
una
foto
e
due
boccette
con
l’acqua
e
la
sabbia
dell’Isola
dei Conigli, oltre al cappello e al bastone dell’uomo in frac.
Così se ne va un grande Artista. Così se ne va un Poeta.
Senza clamore e annunci altisonanti. Con la tristezza nel cuore.
Dopo una nuotata nell’acqua cristallina.
Con la leggerezza di una piuma.
Daniele Salvo
Regia Daniele Salvo
RocIo Munoz Morales
PIETRO LONGHI
in
“
IL CAPPOTTO DI JANIS
”
di Alain Teulié
Regia Enrico Maria Lamanna
Un
incontro
tra
due
persone
semplici
che
non sarebbe mai potuto avvenire.
Mila,
una
vivace
e
giovane
donna,
particolare
e
impertinente
dall’abbigliamento
eccentrico
e
Joseph
uno
scrittore
solitario
che
vive
in
un
appartamento
pieno
di
scatoloni.
Tramite
un
annuncio
Joseph
assume
Mila
a
cui
assegna
una
missione
misteriosa
e
delicata
ma
pian
piano
verranno
allo
scoperto
i
segreti
che
legano
questa
improbabile
coppia
a
cui
tutto
sembra
opporsi.
Emozione e suspense fino all’epilogo.
Scene: Alessandro Chiti
Musiche: Bungaro
SERGIO MUNIZ - MIRIAM MESTURINO
CRISTINA CHINAGLIA - SEBASTIANO GAVASSO
in
“
LAPPONIA
”
Una commedia magica tra verità e bugie
di Marc Angelet e Cristina Clemente
Versione italiana di Pino Tierno
Regia Ferdinando Ceriani
Finlandia,
tanta
neve
e
una
domanda
campale:
Babbo
Natale…
esiste?
Monica,
Fabio
e
il
loro
figlio
Giuliano
sono
andati
in
Lapponia
per
trascorrere
le
vacanze
di
Natale
con
la
sorella
di
Monica,
Silvia,
il
suo
compagno
finlandese
Olavi
e
la
loro
figlia
di
quattro
anni
Aina.
Tutto
sembra
filare
liscio
fino
a
quando
Ania
rivela
a
Giuliano
che
Babbo
Natale
non
esiste,
è
una
bugia
inventata
dai
genitori
per
costringere
i
bambini
a
comportarsi
bene.
Eccola
la
miccia
che
trasformerà
un’idilliaca
serata
di
festa
ai
confini
del
circolo
polare
artico
in
un
campo
di
battaglia
al
tempo
stesso
esilarante
e
feroce
in
cui
vedremo
sgretolarsi
a
poco
a
poco
le
maschere
di
benevolenza,
tolleranza
e
buona
creanza
dei
quattro
protagonisti.
È
giusto
dire
sempre
la
verità?
Le
bugie
sono
così
cattive?
Bisogna
svelare
il
trucco
o
è
meglio
lasciare
spazio
all’illusione
e
alla
magia?
Sono
queste
le
domande
che
metteranno
in
crisi
il
modo
di
allevare
i
figli,
le
tradizioni,
i
valori
famigliari
e
culturali
delle
due
coppie
fino
a
portarle
a
svelare segreti e desideri inconfessabili.
Lapponia
è
una
commedia
dallo
humour
corrosivo
e
graffiante
che
farà
riflettere
e
ridere
lo
spettatore
porgendogli uno specchio deformante nel quale scoprirà qualcosa che lo riguarda molto da vicino.
Una
commedia
campione
di
incassi
e
di
risate
in
Spagna
e
in
America
finalmente
giunta
anche
in
Italia!
Ferdinando Ceriani
Gabriella Silvestri - Matteo Vacca
in
“
LA STELLA DI SAN LORENZO
”
di Gianni Clementi
Regia Matteo Vacca
Roma,
19
luglio
1943,
quartiere
S.
Lorenzo.
Un
aitante
parroco
ed
un’avvenente
fedele
durante
una
“confessione”,
restano
illesi
durante
uno
dei
bombardamenti
più
tragici
nella
storia
della
Capitale…
L’aver
consumato
il
frutto
proibito
li
costringerà
a
passare
lunghi
giorni
sotto
le
macerie.
Qui
le
loro
anime,
e
non
solo,
si
avvicineranno
portando
Don
Nicola
e
Sora
Agnese
a
riflettere
sulla
condizione
umana,
in
un
confronto
continuo
in
cui
gli
occhi
dell’altro
rappresentano
lo
specchio
in
cui
cercare
la
propria
verità.
Sotto
tonnellate
di
macerie,
alla
mercé
di
fame
e
sete,
saltano
tutti
gli
schemi
che
la
società
“in
superficie”
impone.
Tutto
questo
genera
una
serie
di
fraintendimenti,
maliziosi
equivoci
e
situazioni
grottesche
che
i
due
personaggi
saranno
costretti
ad
affrontare
nel
tentativo
di
salvare,
se
non le loro anime, almeno i loro corpi.
Ramona Gargano - Andrea Bizzarri - Giuseppe Abramo
in
“
L’AMORE CI VEDE DOPPIO
”
di Andrea Bizzarri
Regia Andrea Bizzarri
scene di Sandro Ippolito
produzione Centro Teatrale Artigiano in collaborazione con Readarto S.r.l.
Quante possibilità ci sono che due persone che si incrociano per caso possano innamorarsi?
Emma
è
una
donna
decisa,
intraprendente,
con
una
situazione
sentimentale
volutamente
instabile,
al
suo
quotidiano
gin
tonic
post
lavoro.
Tommaso,
assorbito
in
pieno
dalle
routine
lavorativa,
non
sa
come
uscire
da
quel
pantano
che
è
la
sua
vita.
Per
qualche
secondo
si
trovano
allo
stesso
tavolino
del
bar.
Poi,
lui
racimola
le
sue
cose
e,
mentre
fa
per
andare,
un
pensiero
gli
nasce
quasi
per
gioco:
se
adesso
facesse
il
primo
passo,
e
se
lei
ricambiasse,
come
sarebbe
la
sua
vita
con
quella
sconosciuta?
Da
qui
inizia
un
viaggio
funambolico
fatto
di
approcci
goffi,
amici
invadenti,
matrimoni
disastrosi,
sognanti
serate
al
karaoke,
fino
a
scoprire
che,
magicamente,
ciascuno
ha
donato
qualcosa
all’altro.
Solo
una
cosa
resta
da
scoprire:
lui,
quel
passo,
l'ha
fatto
veramente, o è rimasto soltanto un gioco?
Una
commedia
romantica,
dai
tempi
serrati
e
dal
sapore
squisitamente
comico,
per
ridere
di
situazioni
imprevedibili
e
riflettere
su
quella
vita
in
più
che
tutti,
una
volta,
abbiamo
fantasticato
di vivere.
RITA FORTE - PIETRO LONGHI
in
“
ROMA IERI ED OGGI - CANZONI E POESIE
”
alla chitarra il Maestro Stefano Zaccagnini
al pianoforte il Maestro Paolo Iurich
Regia Silvio Giordani
Una
passeggiata
tra
canzoni
e
poesie
per
rendere
omaggio
alla
più
bella
città
del
mondo.
Un
viaggio
appassionante
alla
scoperta
della
tradizione
romana
in
compagnia
di
Rita
Forte
e
Pietro
Longhi,
per
celebrare lo splendore della Capitale attraverso i suoi più grandi artisti.
Roma
è
sempre
stata
musa
di
pittori,
architetti,
scultori,
che
vi
hanno
trovato
ispirazione
per
i
loro
capolavori.
Musica
e
poesia
sono
parte
integrante
della
sua
storia.
I
suoi
canti
popolari,
le
serenate,
gli
stornelli
occupano
un
posto
importante
nella
tradizione
musicale
italiana,
così
come
la
poesia
con
i
suoi
giganti,
da
Giuseppe
Gioacchino
Belli,
Trilussa,
Cesare
Pascarella,
Gigi
Zanazzo
a
personaggi
più
vicini
come
Petrolini,
Aldo
Fabrizi,
Alberto
Sordi,
Anna
Magnani,
Gabriella
Ferri
e
Monica
Vitti.
Incredibili artisti che hanno contribuito a rendere indimenticabile la grande tradizione romana.